giovedì 24 novembre 2011

LDQR su "Le Monde"




Il quotidiano francese "Le Monde" ha presentato un articolo sui finanziamenti che l'economia solidale fa alle piccole associazioni o imprese. Questo video spiega il lavoro della casa editrice associativa "Les Doigts Qui Rêvent", dove sto facendo il mio stage di fine studi.
LDQR si produce di libri tattili per tutti i bambini ma in particolare per i bambini non vedenti e con deficit visivo. Purtroppo non è facile promuovere un oggetto editoriale come il TIB (Tactil Illustrated Book) a causa dei costi elevati di produzione (artigianale!): per il momento possiamo solo prendere atto dell'esistenza di questi libri meravigliosi.
Buona visione!

domenica 4 settembre 2011

libri tattili che passione!




Questi mesi di silenzio sono serviti a scoprire un nuovo aspetto dell'editoria per bambini. Vi presento dei prototipi di libri per bambini non vedenti.
Si tratta di oggetti fatti interamente a mano (e vi assicuro che il lavoro è arduo!) in cui si utilizzano vari materiali. Il bambino si relaziona con le immagini attraverso il tatto ed i colori sono utili per i bambini ipovedenti, che hanno bisogno di contrasti forti per distinguere le forme.
Questi libri sono anche un perfetto mediatore tra bambini affetti da deficit visivo, gli adulti e i loro coetanei vedenti.
Ma siamo solo all'inizio!

giovedì 31 marzo 2011

vuoi star zitta, per favore?


Queste immagini sono un assaggio del mio nuovo lavoro ancora in corso. Sono le illustrazioni per il libro di R.Carver "Vuoi star zitta, per favore?". La tecnica è incisione su cartonlegno, una tecnica sperimentale che da grandi soddisfazioni ma che, purtoppo, non permette la resa dei particolari.

giovedì 27 gennaio 2011

memoria e business





Io non sono una fumettista e non pretendo di esserlo. Vorrei solo che passasse il messaggio, visto che questo giorno mi sta a cuore.

giovedì 20 gennaio 2011

un pò di sana ironia



Questo disegno risale a 2 anni fa ed è stato fatto con il sorriso :)
Il titolo? "Buongiorno". Diciamo che grazie a tutto quello che sta succedendo, mi è venuto spontaneo pubblicarlo.

mercoledì 19 gennaio 2011



ritratti veloci



lunedì 17 gennaio 2011

io artista?

Scusate se non ho più pubblicato niente ma sono oberata di lavoro per l'accademia e inoltre per adesso non ho uno scanner... Diciamo che sfrutto questo periodo di eremitaggio per riflettere su problematiche più o meno esistenzialiste che gravitano intorno all'essere illustratori o comunque artisti in senso più ampio.
Se mi sento artista? Ahahahaah! no. Non l'ho mai preteso e non l'ho mai pensato di me. Essere artisti, sentirsi artisti, è qualcosa che non so spiegare perchè non l'ho mai provato ma posso provare ad immaginarlo. Credo che un artista si senta sicuro di sè; che abbia una grande personalità, nonchè un'opinione su qualsiasi tematica. Un carattere forte, ecco! e tutto ciò, ovviamente, si riflette sulla sua arte: ogni volta che prende in mano la matita o il pennello sa che cosa fare perchè l'idea è già nella sua testa e quindi nelle sue mani.
Quando si realizza qualcosa, si vuole imprimere a quella cosa (disegno, dipinto, scultura) la nostra personalità. Per tale ragione si riconosce un quadro di Picasso e si differenzia da un Boccioni, ad esempio: essi erano due artisti con due diverse personalità e con differenti punti di vista, con mani diverse.
Scoprire la propria personalità richiede tempo, riflessioni, autocritica e autoanalisi. Capire da che parte si va, vuol dire capire chi siamo e non sempre è facile accettarsi. L'arte è un continuo viaggio all'interno di sè stessi: solo chi è abbastanza forte arriva fino in fondo e automaticamente diventa artista. 
Ci sono momenti in cui odi il tuo lavoro, forse perchè non ti piace quello che vedi di te. Credo che capiti a tutti.
Io ho iniziato questo cammino, non so dove arriverò ma continuo ad andare avanti.